LA VIA DELLA VITA

SAN PIETROBURGO (LENINGRAD)

La via della vita

La Seconda guerra Mondiale ha segnato la più brutta pagina della Storia della Città di San Pietroburgo (all’epoca Leningrad)o.

Durante la 2° guerra mondiale nel mese di Agosto 1941 i Tedeschi insediarono Leningrado, la circondarono completamente senza nessuna via di Fuga e senza possibilità di uscire.

Per la grande carenza di cibo i viveri venivano razionati solo 250 gr di pane al giorno per gli operai e 125 gr al giorno per i civili, inoltre i Tedeschi bombardavano continuamente la Città, lo scopo di Hitler era di far arrendere il più presto possibile i cittadini Russi e prendere la Città, ma il patriottismo Russo, l’amore per la propria Patria ha fatto si che i cittadini resistessero anche con tutti problemi specie di inverno con il freddo, senza corrente e con poco cibo, ogni giorno i megafoni della Città di Leningrado per strada, nelle officine, nelle fabriche trasmettevano continuamente canti patriottici e popolari, questo dava ancor più motivazione a resistere.

Nel Novembre 1941 inizò quella che oggi è conosciuta come la Via della Vita, Дорога жизни (in Russo) tutta la Città era circondata, unico modo per potere uscire era attraverso il Lago di Ladoga, (Lago più grande d’Europa, 18.400 km2) che dista 30 km dalla Città.

E proprio da Li che cominciarono a valutare una via di fuga, ma anche di accesso.

VIA DELLA VITA

Gli scenziati cominciarono a fare dei calcoli in base alle temperature ad esempio con 5 gradi sotto zero si sarebbe formata la lastra di ghiaccio di 10 cm in 64 ore a -10 gr in 34 ore e cosi via, a quel punto visto l’inverno rigido diedero il via già nel mese novembre 1941.

Il primo carico non fu pieno per paura della rottura del ghiaccio, inoltre i mezzi dovevano rispettare la distanza l’uno dall’altro di almento 70/80 mt.

Cosi continuò per tutto l’inverno fino aprile 1942.

Dopo con l’arrivo della primavera e quindi dell’estate continuavano con le barche .

Fiore della Vita (che ci sia sempre il sole)

San Pietroburgo (Leningrado) rimase sotto assedio 900 giorni e moririno quasi un milione di abitanti.

nessuno è dimenticato – nulla è dimenticato

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